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Visualizzazione dei post da 2012

Stati Generali della Polizia Provinciale a lucca 12 e 13 novembre 2012

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http://www.anvu.it/conv_attach/2723d092b63885e0d7c260cc007e8b9d/programma.pdf

Novità c.p. disegno di legge

   «Art. 317. -  (Concussione) . – Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni»;   «Art. 319- quater. - (Induzione indebita a dare o promettere utilità).  – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da tre a otto anni.     Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni»;         «Art. 318. -  (Corruzione per l’esercizio della funzione).  – Il pubblico ufficiale che, per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sè o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta l

Nuovo regolamento Terre e rocce da scavo - d.m.10 agosto 2012, n. 161.

Commento Con l’entrata in vigore oggi del regolamento sulle terre e rocce da scavo   è definitivamente abrogato l’art. 186 del T.U.A. Il regolamento si applica alla gestione  dei  materiali da scavo. Sono  esclusi  dall'ambito   di   applicazione   del   Regolamento i rifiuti  provenienti  direttamente  dall'esecuzione  di interventi di demolizione di edifici o altri manufatti  preesistenti. Il Regolamento stabilisce i criteri qualitativi da  soddisfare affinché' i materiali di scavo  siano considerati sottoprodotti e non rifiuti ai  sensi  dell'articolo  183,  comma  1, lettera qq) del decreto legislativo n.  152  del  2006 . Tra le molte novità, disciplina il PIANO DI UTILIZZO ( art.5 ed allegato 5), atto che deve trovarsi sul luogo di produzione o presso la sede legale del realizzatore, riesuma il “documento di trasporto” ( art. 11 ed allegato 6) , che deve stare al seguito del carico, regolamenta il “Deposito in attesa di utilizzo” ( art. 10) ed introdu

art. 734 reato di danno

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Cass. Sez. III n. 35792 del 19 settembre 2012 (Ud. 17 apr. 2012) Pres. Squassoni Est. Fiale Ric. Di Modica Beni ambientali. Violazione articolo 734 cod. pen. La contravvenzione di cui all'art. 734 cod. pen. si configura come un reato di danno, e non di pericolo, richiedendo per la sua punibilità che si verifichi in concreto la distruzione o l'alterazione delle bellezze protette. Non è sufficiente, pertanto, per integrare gli estremi del reato, la mera esecuzione di un'opera o la semplice alterazione dello stato naturale delle  cose sottoposte a vincolo, ma occorre che tale alterazione abbia effettivamente determinato la distruzione  o il deturpamento della bellezza naturale Commento  Certo che è veramente assurdo punire la deturpazione di bellezze naturali  come una contravvenzione .

Liberazione di falco

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Maltrattamento agli animali di affezione

I boschi cedui e le fustaie

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I boschi cedui e le fustaie Lunedì 23 Novembre 2009 18:24 Si definisce “ ceduo ” un bosco in cui il rinnovamento delle piante in seguito al taglio avviene con polloni (cioè nuovi fusti) originati da gemme presenti sulla ceppaia (che è costituita dal troncone di fusto e dalle radici che rimangono nel terreno dopo l’abbattimento della pianta), mediante quindi una riproduzione per via vegetativa. Solo alcune specie forestali sono dotate della cosiddetta “capacità pollonifera”, ossia della capacità di emettere i polloni dopo il taglio: si tratta in particolare di alcune latifoglie tra cui il faggio e il castagno. Un tempo i boschi cedui servivano per la produzione di legna da ardere e di pali, e venivano tagliati spesso a raso sui singoli appezzamenti ogni 10 - 30 anni circa. In passato infatti il bosco ceduo rappresentava per l’uomo una risorsa di primaria importanza, che poteva essere utilizzata direttamente oppure trasformata in carbone vegetale, come testim

DEFINIZIONE DI BOSCO

Cass. Sez. III n. 34752 del 26 settembre 2011 (Ud 3 mag. 2011) Pres. Squassoni  Est. Rosi Ric. Tancredi Beni ambientali. Nozione di bosco Il bosco  risulta essere una nozione di tipo naturalistico e comprende ogni terreno coperto da vegetazione forestale arborea, associata o meno a quella arbustiva, da castagneti, sughereti o da macchia mediterranea ed indipendentemente dal fatto che la zona venga riportata come tale dalla Carta tecnica regionale, atteso che ai fini della sottoposizione a vincolo paesaggistico la nozione non può essere intesa in senso riduttivo, dovendo comprendere anche le aree limitrofe.

RESPONSABILE TECNICO GESTIONE RIFIUTI

Il Responsabile Tecnico è una figura obbligatoria prevista dalla normativa in ambito del trasporto dei rifiuti (D.Lgs. 152/06 e D.M. 406/98) e ad esso sono demandate le scelte tecniche e gestionali delle aziende che operano in questo delicato settore. Il ruolo, pertanto, è di alta responsabilità e necessita quindi un'approfondita conoscenza tecnica e legislativa della materia. Per rispondere alle esigenze formative del personale che intende svolgere questo ruolo, ECORICERCHE S.r.l. e TUTTOAMBIENTE S.r.l. organizzano un corso che inizierà il 7 maggio a MODENA per conseguire l'attestato di competenza alla figura di Responsabile Tecnico (è in corso la richiesta di autorizzazione presso la Provincia di Modena). Il percorso formativo è articolato in distinti moduli a seconda dalla tipologia di attività che si intende gestire (rifiuti urbani, rifiuti speciali pericolosi e speciali non pericolosi, intermediazione dei rifiuti), in conformità alla norma vigente e alle de

F.I.R. ERRATO

Per Cass. Civ. n. 26238/11 " la sanzione amministrativa ex art. 258 TUA per il trasporto di rifiuti con formulario non correttamente compilato deve essere irrogata nei confronti della persona fisica autore dell'illecito (nel caso di specie, l'autista) e non nei confronti dei soci amministratori della società (nel caso di specie, una s.n.c.) proprietaria del mezzo con cui tale trasporto è stato effettuato. Infatti, in tema di sanzioni amministrative, ai sensi dell'art. 3 della legge n. 689/1981, è responsabile di una violazione amministrativa solo la persona fisica a cui è riferibile l'azione materiale o l'omissione che integra la violazione; ne consegue che, qualora un illecito sia ascrivibile in astratto ad una società di persone, non possono essere automaticamente chiamati a risponderne i soci amministratori, essendo indispensabile accertare che essi abbiano tenuto una condotta positiva o omissiva che abbia dato luogo all'infrazione, sia pure

Celebrazione funebre del collega ucciso a Milano

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